News / Dalla rivista
A 50 anni dalla morte, il ricordo di uno dei padri della Ue. Grande divoratore di libri, vedeva nell’Europa un progetto in perpetuo divenire. Perché l’Europa come la conosciamo oggi è il risultato di un doppio moto, di unificazione e frantumazione.
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L’incremento della competitività delle imprese italiane sui mercati globali richiede ingenti investimenti in Ricerca e Sviluppo: non basta più l’1,53% del Pil fissato dalla strategia “Europa 2020”. E vanno migliorate le condizioni di accesso al credito.
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Contro le tesi di Adorno, gli scritti nati dai campi di sterminio insegnano che dalla tragedia delle “idee omicide” si esce rivendicando l’irriducibilità della verità e il mistero della realtà, l’indicibile che strappa dall’oblio del tempo. Tale è l’arte.
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Conduttore e autore “di culto”, si è formato alla scuola delle Iene e ora miete successi su Mtv. Con il suo modo di fare televisione ironico, irriverente e graffiante, ha un solo obiettivo: raccontare quello che succede senza filtri o pure formalità.
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L’Università Cattolica è nata e si è affermata in anni turbolenti grazie a donne e uomini coraggiosi, guidati dal rettore francescano. E si è ritagliata un ruolo di primo piano nella storia più recente del Paese. Una serie di saggi scientifici ne ha ricostruito la vicenda.

Non s’insegna più ad argomentare e nel dibattito pubblico dominano turpiloquio, aggressioni verbali, calunnie. Ma oggi la brama di ottener ragione in modo poco onesto – con trucchi svelati già da Schopenhauer – ha reso i cittadini stanchi e diffidenti.

Autore di un’opera cattolica sì, ma di qualità particolare, lo scrittore esercita il suo gusto filologico nel ricostruire un passato mitologico da frammenti linguistici e narrativi. Lontano dai modelli disneyani e più vicino ai Grimm.

Nella costruzione dell’identità di Israele, dell’Israele biblico, l’erranza e l’esilio svolgono un ruolo centrale. Ma che cosa significa per noi oggi fare memoria di essere stati stranieri? Non dimentichiamo, infatti, che siamo tutti ex barbari.

L’economia proposta dal Profeta era giustificata non su basi economiche ma su un piano morale, perciò virtuosa. Una lezione per l’Occidente, ove i debiti non vengono più visti come un obbligo da ottemperare ma un asset su cui fare affari.

A 70 anni dalla nascita del Codice, ammiriamo la modernità di idee e azioni che mostrano come il cattolicesimo italiano disponga di un grande patrimonio di risorse culturali. Dobbiamo farne buon uso oggi, per tradurne in realtà l’anima politica.
