News / Dalla rivista
Nel 2016, prima de Le otto montagne (premio Strega 2017, da cui è stato tratto il film premiato a Cannes nel 2022), ospitavamo Paolo Cognetti e questa sua avvincente riflessione sugli eremiti, esploratori del XXI secolo. Da leggere, prima di tornare in montagna!

Il padre della Chiesa nacque in un’epoca di crisi e di svolta molto simile alla nostra, che è diventata sempre di più una civiltà della sera e della notte, un tempo che vivacchia e non vuole alzarsi. Sulle sue orme possiamo ritrovare la forza di un nuovo inizio.
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90 anni fa pubblicavamo questo bilancio del XIX secolo, vergato da Giuseppe De Luca. Una riflessione scritta in una lingua forse un po’ arcaica, con qualche licenza nella ricostruzione storica, ma con molta passione…

Un secolo fa si consumava l’ultimo atto della persecuzione scatenata dai turchi verso le minoranze cristiane dell’impero: armeni, greci e siriaci. Dopo il genocidio armeno del 1915 e la fine della prima guerra mondiale, la città venne messa a ferro e fuoco.
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L’esito dell’aggressione russa all’Ucraina è essenziale per il futuro della democrazia. Le scelte autoritarie di Mosca e Pechino impongono risposte in direzione di un sistema più multilaterale e multipolare, ma sempre inscritto nei principi dell’ordine liberale.
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Tutti concordano sul passaggio da un’economia lineare a un’economia circolare, ma occorre andare oltre una strategia esclusivamente tecnica. C’è bisogno di una nuova comprensione della natura, di scelte fondate sulla mitezza e di una spiritualità cosmica.

Il prossimo 2 ottobre vedrà contendersi la carica di presidente l’icona del progressismo sudamericano e il Trump carioca, in un Paese colpito dalla pandemia e dalla crisi economica. I fattori in gioco e il peso nel voto degli evangelicali e dei militari.
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Il 18 settembre si è compiuto il centenario della nascita di Luciano Erba, cui la Cattolica ha dedicato una giornata di studi. Lo ricordiamo con questo articolo del 2003 sul ruolo della poesia nel dibattito pubblico.

Lo scandalo degli abusi fa sì che essere cattolico oggi sia come vivere all’interno di una ferita enorme, un’eredità di criminalità e di peccato. Se l’opera di riparazione è iniziata, la Chiesa deve saper condividere il dolore e ritrovare la sua anima.

Inutile negarlo: il cattolicesimo italiano ha perso la sua capacità d’attrazione. Siamo troppo legati alla mentalità del passato: il nostro Paese è decristianizzato. Dopo la pastorale della consolazione, è tempo di una pastorale dell’incrocio.
