News / Dalla rivista
Il 5 settembre ricorrerà il 25° anniversario della morte di S. Teresa di Calcutta: la ricordiamo qui con l'intervista, pubblicata nel 1988, in cui la fondatrice delle Missionarie della carità parlava del suo impegno a favore dei malati di AIDS.

Lo scandalo degli abusi fa sì che essere cattolico oggi sia come vivere all’interno di una ferita enorme, un’eredità di criminalità e di peccato. Se l’opera di riparazione è iniziata, la Chiesa deve saper condividere il dolore e ritrovare la sua anima.

8 anni fa moriva Giorgio Faletti. Lo ricordiamo qui con un articolo, pubblicato nel 2009, che riproduce una sua lezione in Università Cattolica. Meditata e incisiva, come era il suo stile.

Inutile negarlo: il cattolicesimo italiano ha perso la sua capacità d’attrazione. Siamo troppo legati alla mentalità del passato: il nostro Paese è decristianizzato. Dopo la pastorale della consolazione, è tempo di una pastorale dell’incrocio.

Il concetto di "woke culture" può essere considerato il motore ideologico della "cancel culture" e sta scatenando polemiche infinite.

La campionessa olimpica racconta le ultime Olimpiadi invernali e l'attesa per il ritorno in Italia: anteprima dal n. 6/2021.

Dopo la stagione subito prima e dopo il Concilio, con figure come von Balthasar e Rahner, Guardini e Del Noce, Maritain e de Lubac, oggi c’è una stagnazione, soprattutto in Italia. Le inutili diatribe sulle presunte contrapposizioni fra Ratzinger e Bergoglio.

La narrativa della ritirata dell’Armir rappresentò in qualche modo l’ultima grande epopea militare pienamente e trasversalmente “italiana”. Ed è giunta sino a noi celebrata quasi come la Resistenza e più della Grande guerra. Una vicenda storica da riesaminare.

L’enciclica di papa Francesco non si ferma al pluralismo delle opinioni per una tolleranza neutra. Invita invece a fare i conti con le diseguaglianze frutto della fede assoluta nella potenza del mercato, in nome di un progetto di bene comune che aspiri alla verità.
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Cinema, teatro, musica, arte ed editoria: la pandemia ha quasi affossato un settore fondamentale per il nostro Paese ma spesso snobbato dalla politica. Cinque esperti analizzano la situazione cercando di delineare un futuro possibile a emergenza finita.
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