Accogliere lo straniero da Ricoeur a Francesco

Accogliere lo straniero da Ricoeur a Francesco

La condizione di straniero: punti fermi per l’accoglienza
La condizione di straniero: punti fermi per l’accoglienza
autori: Paul Ricoeur
formato: Articolo
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L’affluenza massiccia in Europa di immigrati pone problemi forti alla politica ma anche al diritto, che si deve interrogare in maniera nuova tenendo presente tre diverse tipologie: i visitatori, gli immigrati in cerca di lavoro e i profughi. Così si può sintetizzare un forte intervento uscito su “Vita e pensiero” nel 2008 di uno dei più grandi pensatori contemporanei, Paul Ricoeur, morto il 20 maggio 2005, e intitolato La condizione di straniero: punti fermi per l’accoglienza.

Dopo il viaggio di Papa Francesco all’isola di Lesbo per incontrare i profughi che bussano alle porte dell’Europa provenienti soprattutto dal Medio Oriente in fiamme, dopo che già aveva reso omaggio alle vittime del Mediterraneo a Lampedusa, vale la pena richiamare alcune parole del filosofo francese, che affrontava la questione come detto soprattutto dal punto di vista giuridico. Se è vero infatti che “il principio della sovranità territoriale degli Stati resta il fondamento del nostro diritto internazionale e include la facoltà di controllare l’ingresso degli stranieri sul territorio e all’occorrenza di rimandarli indietro”, per il pensatore (di confessione protestante) “la verità è che i Paesi industrializzati nel loro insieme tendono a costituirsi in fortezze contro i flussi migratori” e che “le misure prese su scala europea troppo spesso smentiscono la tradizione di asilo e protezione dei diritti e delle libertà della persona”.

Tutto cospira insomma per allontanare il più possibile i richiedenti asilo, a tenerli a distanza dalle frontiere occidentali. Frasi che Ricoeur scriveva assai prima della fase attuale in cui molti Paesi europei erigono nuovi muri contro i profughi e che smentiscono una tradizione secolare del Vecchio Continente, basata sul dovere di soccorrere gli stranieri e sul senso di ospitalità universale. Dello stesso autore vale la pena rileggere anche Straniero, io stesso. Il dovere dell’ospitalità pubblicato nel 2013 sempre su “Vita e pensiero”.

Roberto Righetto

Roberto Righetto ha diretto le pagine culturali di “Avvenire” dal 1988 al 2016. Attualmente è coordinatore della rivista “Vita e Pensiero”. Fra gli ultìmi suoi libri, entrambi del 2020, "Parole oltre. I libri che i cattolici devono leggere" (Edizioni dell’Asino) e "Venti maestri del secolo breve" (Jaca Book).

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