La Chiesa senza le donne è un corpo mutilato
Più spazio alle donne, per il bene della Chiesa
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autori: | Lucetta Scaraffia |
formato: | Articolo |
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“Finchè la Chiesa non saprà respirare con i suoi due polmoni, quello femminile e quello maschile, come potrà essere credibile quando si oppone ad esempio alle teorie del gender parlando della bellezza e della creatività della differenza sessuale, che non deve essere annullata?”: se lo chiedeva la storica Lucetta Scaraffia nell’articolo Più spazio alle donne per il bene della Chiesa pubblicato nel 2014 su “Vita e pensiero”. Anticipando le parole pronunciate giovedì 12 maggio da di papa Francesco, che non ha escluso la via del diaconato femminile, la storica che dirige l’inserto femminile “Donne Chiesa mondo” dell’Osservatore romano lamentava “l’assenza di donne nelle sfere decisionali della Chiesa come uno scandalo nella società contemporanea di cui non si vede una significativa inversione di tendenza”. Quasi rispondendo a queste sollecitazioni, il Pontefice ha anche ipotizzato che una donna possa dirigere un dicastero vaticano.
Scriveva ancora Lucetta Scaraffia nell’articolo pubblicato sulla rivista dell'Università Cattolica: “L’aspetto più pesante di questa esclusione non è solo l’assenza delle donne da ogni sfera del potere decisionale, ma un diffuso disinteresse dimostrato nei fatti negli organismi ecclesiastici nei confronti della loro voce, del loro pensiero. Nessuna riunione importante della Chiesa infatti prevede che ci siano relazioni di primo piano, o anche solo relazioni, da parte di donne, religiose o laiche. Nelle congregazioni che precedono il conclave, in cui si discute la situazione della Chiesa, ad esempio, le donne non vengono ascoltate e più o meno lo stesso di verifica nei sinodi, dove gli interventi femminili sono molto rari. Questa assenza ai vertici si ritrova in tutti i livelli della vita ecclesiale”.
La storica ricordava infine le parole del cardinale Kasper (intervistato venerdì 13 maggio da Gian Guido Vecchi sul “Corriere della sera” e da Paolo Rodari su “Repubblica” sull’ipotesi del diaconato per le donne), che già in passato aveva sostenuto che alle donne possano venire conferite cariche direttive all’interno dei consigli pontifici, “perché la Chiesa senza le donne è un corpo mutilato”.
Roberto Righetto
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