Scorsese presenta il film sui cristiani perseguitati
![]() Giappone, la storia segreta dei martiri cristiani
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autori: | Franco Cardini |
formato: | Articolo |
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Uscirà poco prima di Natale in Usa, e in Italia a metà gennaio. Parliamo del film “Silence” di Martin Scorsese, dedicato alla persecuzione dei cristiani nell’impero del Giappone nel ‘600, vicenda che diede origine al fenomeno dei kirishitan, i «cristiani nascosti». La storia è tornata alla luce grazie allo scrittore cattolico giapponese Shūsaku Endo, che – colpito da un’immaginetta lignea di quelle “da calpestare” da lui vista nel museo di Nagasaki - ne fece la base per un suo romanzo edito nel 1956 e conosciuto dal pubblico internazionale con il suo titolo inglese, Silence (in italiano edita da Il Corbaccio).
Il grande regista americano è in questi giorni in Italia per far vedere in anteprima ai gesuiti il suo film, che porta lo stesso titolo del romanzo, "Silence". Le radici cristiane del suo modo di vedere la vita sono state evidenziate in un articolo su "Avvenire" scritto da Lorenzo Fazzini: «Penso che il cattolicesimo - ha detto Scorsese - sia parte della mia intimità, e sono convinto che sarà sempre così. Ritengo che la mia fede in Dio sia nella mai ricerca costante. E certamente mi definisco un cattolico». La pellicola, che ha come protagonisti fra gli altri Liam Neeson, Adam Driver e Andrew Garfield, si presenta già come candidata a tre Oscar: migliore regia, miglior attore e migliore fotografia.
Del film e della vicenda storica scrive Franco Cardini in un articolo pubblicato sull’ultimo numero di “Vita e Pensiero”, la rivista di dibattito culturale dell’Università Cattolica. “La storia narrata – si legge fra l’altro - ci conduce nel bel mezzo del Giappone shogunale dei Tokugawa e s’incentra sulla vicenda dei due gesuiti portoghesi Sebastiâo Rodrigues e Francisco Garrpe, che nel 1634 – otto-nove anni dopo l’introduzione del famigerato rito delle “immagini da calpestare” – entrarono clandestinamente nell’Impero del Sol Levante per cercare notizie di un loro confratello, il loro antico docente di filosofia Christovâo Ferreira, divenuto superiore provinciale della Compagnia di Gesù ma poi scomparso. In realtà, padre Ferreira non aveva retto alla durissima prova della persecuzione: aveva rinnegato la fede, ed è il suo dramma la sostanza del racconto del libro e del film. Per la storia, va detto che padre Ferreira tornò poi alla fede – che mai nell’intimo aveva abbandonato – e fu reintegrato nella Compagnia”.