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La crescita degli investimenti in ricerca va collocata in un processo di attenta riflessione sull’evoluzione della didattica e del ruolo culturale dell’Ateneo. Per continuare a formare, con realismo e senza nostalgie, le nuove classi dirigenti.
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Un testo inedito del neo-arcivescovo di Milano Delpini scritto nel 1981 e dedicato al mondo degli adolescenti. L’invito a non diventare una generazione inoperosa e chiusa all’entusiasmo. L’idea di fondare un movimento, “Alleluia”, per vincere la tentazione del disimpegno.
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L’attività diplomatica della Santa Sede per trovare una soluzione alla situazione della Chiesa cattolica in Cina, frutto di decenni di guerra fredda, sta suscitando varie reazioni nel mondo cattolico.

Una situazione di crisi spaventosa dovuta a mancanza di visione e progettazione oltre che di incapacità manageriale. Troppa autoreferenzialità e presunzione hanno impedito di far fronte ai cambiamenti tecnologici. Una sfida che la Chiesa italiana non può non fare propria per rianimare la cultura religiosa del nostro Paese, senza privilegiare solo i nuovi media.

Tornare in se stessi e riscoprire l’infinito, oppure lasciarsi trascinare nel gorgo, nella cattività indotta dal totalitarismo digitale. La scelta è possibile solo tramite le pratiche che ci fanno riprendere contatto con noi stessi.

La condanna alla Lituania, per aver multato un'azienda che si è servita di Gesù e Maria sui manifesti pubblicitari, ha scatenato un dibattito più ampio. Don Giuliano Zanchi si chiede: che cosa offende Dio?

Ogni anno, al Festival si ripete lo stesso tormentone: “Metteremo la musica al centro”. Nel 2018 c’è un’icona della canzone italiana come direttore artistico. Però Sanremo rimane soprattutto uno show televisivo. Ma serve davvero che la musica sia la cosa più importante?

Se pensate che il web sia la soluzione per tutto, se non vi accorgete che le istituzioni e le persone hanno molto da dare, se non volete essere ridotti a bersagli per la pubblicità, leggete questo pezzo; chissà, poi potreste voler fare una bella passeggiata in piazza.

Le patologie della memoria affliggono il Vecchio Continente. Certi popoli soffrono di eccesso di memoria, altri di difetto di memoria. Il senso della storia può far riscoprire l’Europa in quanto spazio d’integrazione delle migrazioni passate, presenti e a venire.

Tra venti di guerra e scontri economici e sociali, sembriamo consegnati alla competizione aggressiva. La biologia – a volte usata per giustificare la guerra – oggi ci racconta che la compassione e la cura abitano tra gli uomini da milioni di anni.
