Mediterraneo

Mediterraneo

08.09.2018

di Daniele Piccini

Quando la vidi ai bordi della notte

aveva gli occhi appuntiti e severi

di chi ha traversato ogni altra nenia.

 

Di case e di torrenti dell’infanzia

restava un’ombra incerta ed appassita

ai lati dello sguardo fatto fisso.

 

“Non per me parlo, diceva ostinata,

io sono persa insieme a quella che

da me ebbe il latte e il tepore di un nido.

 

Per me è dirotta ogni via di ritorno

e solo bramo la notte, e la pace

che stende su ogni cosa, anche su noi

 

che pace non abbiamo e non avremo

mai più, fino che luce ci colpisce.

Mai più. Parlo per quelli che mi sono

 

fratelli, non di sangue né di stirpe

ma di specie: più tardi, quando è nota

l’enorme vacuità dello sperare

 

dall’uomo un che di umano, nulla resta

possibile volere, non la quiete,

non la vita: li prego che non credano

 

di trovare nell’uomo umanità,

le bestie l’hanno a volte per istinto

altri l’hanno dispersa dividendo

 

l’umano in numeri, in algebre, in calcoli:

quelli che votano e quelli che muoiono,

la carne da saziare contro quella

 

da far andare a male, oscura stella

della viandanza: come se per scelta

si nascesse all’andare, al turbinare…”.

 

Vorrei accarezzarla nei pensieri

che nutre intirizziti, farla volgere

ad altro, alla scrittura sulla sabbia.

 

Nessuno ti condanna, non il frutto

defunto del tuo ventre… Ma desiste

la voce nel sentirla, nel trovarla

 

madre materna sempre dolorosa,

che ci insegna a pregare dove tutto

abbiamo noi perduto; mentre in lei,

 

tra i poveri per cui geme la terra,

ancora trema il debole di dure

beatitudini fatte qui presenti.

Daniele Piccini

Daniele Piccini, poeta e filologo, insegna Filologia italiana all’Università per Stranieri di Perugia. Ha pubblicato sia importanti studi accademici sia raccolte di poesie. Tra i suoi volumi: "Canzoniere scritto solo per amore" (2005); "Altra stagione" (2006); "Letteratura come desiderio. Studi sulla tradizione della poesia italiana" (2008).

Guarda tutti gli articoli scritti da Daniele Piccini
 

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