Fino a che punto si può "decidere" la natura di sè
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A partire dal dibattito francese sul “matrimonio per tutti”, chiediamoci se è davvero plausibile costruire una società che, in aperta rottura con tutte le altre società storiche conosciute, non si riferisce più alla natura e a principi condivisi.
Rimettere in discussione certe istituzioni nel modo di concepire la vita privata è quanto di più rivelatore vi sia della pressione esercitata dalla dinamica dell’uguaglianza e dalla penetrazione dei valori democratici. Potevamo credere che si trattasse dell’ultimo ambito in cui le differenze tra le persone, se non più giustificate dalla volontà di Dio, dipendessero dalla natura. Se rimettere in discussione norme e istituzioni pubbliche era legato al progetto di autonomia e giustificato dal pensiero relativista, la natura – se non la volontà divina – sembrava per contro segnare un limite invalicabile: il sesso, l’età e l’origine etnica non potevano essere il prodotto di una scelta.
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