Autonomia e risorse, didattica e ricerca, di massa o di élite: i problemi in cui si dibatte il mondo accademico nel nostro Paese sono molti e piuttosto noti. Tuttavia a essere in crisi è soprattutto il ruolo dell’università come guida dello sviluppo.
Cos’hanno in comune la Siria e la Spagna, la Tunisia e la
Slovenia? La lunga storia del mar Mediterraneo, che ha visto
incontri e scontri fra culture e religioni, ci pone davanti ancor
oggi la sfida della pace e della convivenza fra i popoli.
Il conflitto libanese pare aver confermato la difficoltà di compiere passi avanti positivi per i Paesi dell’area: per una reale compatibilità tra islam e democrazia occorre una vera rivoluzione culturale. Il ruolo degli intellettuali musulmani europei.
Cause politiche e religiose hanno separato in passato le Chiese
d’Oriente e d’Occidente. Oggi i motivi di divisione sono assai meno
forti. Restano aperte le questioni del primato papale, del rapporto
fra Chiesa e Stato e delle definizioni dogmatiche su Maria.
Lo sviluppo dei Paesi emergenti è strettamente connesso alle
politiche agricole. Le difficoltà di attuazione dell’agenda di
Doha, che prevede una riduzione dei sussidi nelle nazioni
avanzate e una maggior liberalizzazione dei merca
Dopo anni di crescita spontanea, nel mercato dei prodotti equi
e solidali è arrivato il tempo di un salto di qualità. Le “botteghe
del mondo” devono crescere e specializzarsi. E non bisogna
eludere il tema delle alleanze con i grandi supermercati.
La tv generalista potrebbe aver imboccato la strada di un inevitabile
declino. Si sta aprendo una nuova stagione dell’abbondanza.
Ma perché la transizione avvenga, serve più trasparenza
nei dati d’ascolto. E un mercato più aperto e pluralista.
Luoghi comuni, retorica e creatività: alla scoperta dei meccanismi
dell’anima del commercio come forma di comunicazione
orientata al consenso. L’illusione della pubblicità “educativa”
nell’analisi di una celebre professionista.
Oggi non si tratta tanto di salvare la ragione dalla superstizione
o dall’oscurantismo, ma dai suoi stessi pericoli. Così la
fede può costituire un contraltare alle pretese onniscienti che
si manifestano soprattutto sul versante della scienza.
Una lettura biblica e teologica di un tema quanto mai attuale,
che può essere esaminato secondo due prospettive, quella
“legale”, che si rifà al diritto greco-romano, e quella “etica”,
che affonda le sue radici nel messaggio evangelico.
Si è parlato molto in questi anni di identità italiana: ecco alcuni
spunti per una riflessione sulla nostra tradizione lingustica
e letteraria. L’idea di Gramsci di cambiare i contenuti dando
voce alle masse. E la dimenticanza dell’eredità cristiana.
La produzione letteraria italiana degli ultimi anni sembra
ignorare completamente la dimensione religiosa. E l’angoscia
della vita quotidiana non diventa, come in Dostoevskij,
domanda sul male radicale. Un muro invalicabile: perché?
Emozionalità affettiva o legami utilitaristici costituiscono il
rischio delle relazioni interpersonali. All’interno della coppia,
come nel rapporto fra genitori e figli. La speranza e la tradizione
come alimento di una nuova etica degli affetti.
L’approccio ai problemi del continente nero ormai si esaurisce
in strategie di taglio economico, ma la vera sfida è culturale
ed educativa. Per un reale sviluppo, gli aiuti ai Paesi poveri
devono farsi carico della formazione e dell’istruzione.
La fotografia è sempre stata uno dei mezzi privilegiati per
documentare la realtà, ma oggi è in crisi. I pericoli vengono
dalle infinite possibilità di manipolazione e dalla tecnologia
digitale. Ma esiste anche una minaccia interna alla professione.
Molti fattori portano al successo o al fallimento dei movimenti religiosi, dalla demografia al clima, ma la storia religiosa del mondo può essere compresa poco senza riferirsi alle realtà imperiali. Un’eredità che riguarda cristianesimo, islam, buddhismo e induismo.