Con il XXI secolo si è aperta una nuova stagione nelle relazioni
fra Europa e Stati Uniti. Le forme di cooperazione degli ultimi
cinquant’anni non possono essere più date per scontate.
L’unità politica dell’Occidente è davvero vicina al tramonto?
L’urbanizzazione è uno dei fenomeni più evidenti della globalizzazione,
soprattutto in Africa. Ma l’«era urbana» comporta
problemi enormi per lo sviluppo e il buon governo e investe
anche le istituzioni mondiali. Il futuro è riqualificare gli slums.
Tutte le religioni, soprattutto l’islam, sono coinvolte, a livelli
certamente diversi, dal fenomeno fondamentalista; ma ciò non
impedisce che la democrazia possa attecchire anche in Oriente:
non con le armi, ma rispettando le diverse culture.
Sono cinque i fronti aperti nel continente nero dovuti a divisioni
tra le fedi: in Algeria, Uganda, Somalia, Sudan e Nigeria.
Ma un’analisi della situazione fa capire che alla base degli
scontri ci sono anche cause etniche, politiche ed economiche.
Dostojevskij e Dante suggeriscono a Guardini un’idea non convenzionale
della femminilità. Persino le riflessioni sociologiche
su natura e cultura nei “gender studies” impallidiscono davanti
alla categoria della “persona”.
Nel dibattito odierno cresce la convinzione che il reddito sia
un parametro sempre più approssimato per identificare un’area
sociale dai contorni irregolari e sfumati. Si tratta peraltro
di un soggetto decisivo per il Paese. Come sta cambiando?
Al di là di discussioni e giudizi lontani dai dati, sarebbe opportuno
sviluppare alcune considerazioni tenendo conto dei primi
anni di applicazione della “legge Biagi”. Si sta perseguendo un
tipo di flessibilità del lavoro “socialmente compatibile”?
La Chiesa italiana ha accolto con gioia il «grande “sì”» che Dio
ha detto all’uomo, all’amore, alla libertà e all’intelligenza, per
esercitare una santità quotidiana, pensata e incisiva. Tre partecipanti
rileggono i giorni del IV Convegno nazionale.
Fino a che punto è lecito parlare di “canone letterario nazionale”?
Tre studiosi s’interrogano su una questione tuttora
aperta e che investe non solo il nostro Paese. La funzione non
certo esaurita dei classici e la tradizione culturale italiana.
Il problema del divario Nord-Sud non riguarda solo lo sviluppo
economico, ma anche lo stato della società civile. Il nostro
Paese patisce infatti un drammatico contrasto interno legato
al deficit di “civicness” nelle sue regioni meridionali.
L’epoca attuale ha trasformato la vecchiaia in una condizione di
vita generalizzata. I dati sulla popolazione anziana sono essenziali
per la trasformazione della società. Da qui la necessità di
una rinnovata creatività della politica e dell’imprenditoria.
Si sa che oggi la metafisica non gode di buona stampa, eppure
un discorso che tocchi la natura e l’uomo va fatto senza
amputazioni di sorta. Contro alcune recenti visioni le quali
sostengono che l’uomo sia solo un “momento” della natura.
Per lo più esiliati dai palinsesti della tv generalista (a parte alcune
isole felici), i programmi per ragazzi fanno ascolti soprattutto
sul satellite. E grazie alla tecnologia “Parental Control”, è possibile
crearsi una programmazione a prova di zapping.
Nonostante gli indubbi progressi, la scienza del clima è ancora vittima di errori e pregiudizi. Utilizzati non di rado come pretesti per la mancata attuazione di politiche realmente volte alla tutela dei delicati equilibri del creato.
Le politiche del neoliberismo hanno fallito, aggravando le disuguaglianze senza far crescere il benessere. Partivano da un falso concetto di libertà rinnegando i valori dell’Illuminismo. L’alternativa del “capitalismo progressivo” fra Stato, mercato e società civile.
Il dibattito promosso dalla rivista sulla cultura nel nostro Paese si conclude con alcune voci del mondo cattolico. In una fase di crisi evidente, esplosa durante la pandemia, come la Chiesa può continuare a parlare al Paese? E attraverso quale cultura?
La letteratura per l’infanzia nel nostro tempo è in larga parte insignificante: pubblicizzata e descritta come oggetto di consumo, è diventata inoffensiva e scontata. Tornare a Jules Verne e al Capitano Nemo per lottare contro la disumanità del nostro tempo.