Quella concessa da Benedetto XVI a Seewald è solo l’ultimo esempio di una piccola tradizione, da Leone XIII a Paolo VI, fino a Giovanni Paolo II. Risposte dirette e profonde alle domande sulla Chiesa, sul pontificato e sul suo ruolo nel mondo d’oggi.
L’ateismo è sempre in ritardo su se stesso: se vuole restare razionale
e onesto, deve rinunciare al titolo di dogma universale.
Altrimenti sprofonda nell’ideologia e nella sua violenza. Così,
dalla “morte di Dio” consegue la “morte della morte di Dio”.
Le nostre società rischiano di sfaldarsi se vien meno il senso di
mutua collaborazione fra appartenenti alla stessa famiglia umana.
E per fondare una nuova etica politica nel rispetto reciproco
le religioni hanno un ruolo cruciale, come da sempre in Europa.
Dopo il premio al coraggioso intellettuale, conosciamo più da
vicino alcune storie e battaglie delle varie anime del dissenso
cinese. Un movimento eterogeneo e a più facce, che unisce
scrittori, avvocati, giornalisti e architetti.
L’eccitazione mediatica con cui si accolgono le cicliche riprese dei processi di pace nasconde la debolezza di pseudo-trattative che non affrontano mai i nodi storici e politici dei problemi. Fra cui anche ruolo e responsabilità occidentali e di Israele.
La storia dei negoziati degli ultimi 20 anni non alimenta alcun
ottimismo. Dopo George Bush padre, gli Usa non hanno saputo
incidere in una regione sempre più instabile, mentre le altre potenze
sembrano inerti. Ma è ora di moltiplicare gli sforzi.
È al centro delle politiche internazionali, ma alcuni Paesi, come
la Germania, hanno orientamenti verdi più marcati di altri,
fra cui l’Italia, con indirizzi strutturali già definiti prima della
crisi. Mentre si fanno avanti Cina e altri Stati emergenti.
Se mal indirizzati da approcci dirigistici o collusivi, si rivelano
spesso un boomerang. Riprendendo la lezione del piano Marshall
e fondando gli interventi sulla centralità dell’uomo e la sussidiarietà,
si può avere invece uno sviluppo condiviso e duraturo.
Il mistero della vita oltre la morte accompagna la storia dell’uomo fin dai suoi albori, alimentandone il senso del sacro. Dall’insigne antropologo e storico belga, una rassegna di tradizioni e fedi, dalla preistoria alla ricchezza del messaggio cristiano.
Il viaggio che porta dalla nascita dell’universo al nostro presente
indica l’esigenza di una visione del mondo che accolga i
risultati e gli sviluppi delle scienze, ma allo stesso tempo abbracci
l’idea della sostanziale dualità tra Dio e natura.
L’uomo al vertice della creazione? È una questione di carattere
religioso. Di certo lo sviluppo della vita e il successo della
specie umana dotata di pensiero e libertà restano un mistero,
che la sola casualità non spiega: serve una causa trascendente.
Molti giornalisti, per primi, sostengono che la professione necessita di più tensione morale. E casi come quello di Avetrana lo testimoniano. Ma la morbosità non è inevitabile, perché ogni notizia è un prodotto culturale, frutto di scelte mai neutre.
L’Italia, terra di poeti, romanzieri e saggisti. Ma intanto circolano
prose ricche di improprietà ortografiche, lessicali, sintattiche.
Qualche riflessione su ragioni e cause di un degrado che
va contrastato. Perché è anche la forma a fare la sostanza.
Dall’ocra rossa spalmata sui cadaveri neolitici alle Danze macabre del XIV secolo, l’antica Compagna ha sempre fatto parte dell’esperienza umana. Ma oggi, fra Halloween e l’aspirazione a un eterno ringiovanimento, la si allontana snaturandone il senso.
Suscita crescente interesse nell’uomo d’oggi, anche grazie alle
riflessioni di Benedetto XVI. Dal silenzio di Dio all’estasi, all’esperienza
corporale, le suggestioni di Dionigi Areopagita (che
della mistica è ritenuto il padre) e di molte figure femminili.
Continuare a sperimentare idee e formati innovativi di show
nell’epoca di internet. Superare i meccanismi logori della tv generalista
e i problemi di budget. E contro la sterile ricerca di
audience, mantenere l’attenzione sulle motivazioni profonde.
Le politiche del neoliberismo hanno fallito, aggravando le disuguaglianze senza far crescere il benessere. Partivano da un falso concetto di libertà rinnegando i valori dell’Illuminismo. L’alternativa del “capitalismo progressivo” fra Stato, mercato e società civile.
Il dibattito promosso dalla rivista sulla cultura nel nostro Paese si conclude con alcune voci del mondo cattolico. In una fase di crisi evidente, esplosa durante la pandemia, come la Chiesa può continuare a parlare al Paese? E attraverso quale cultura?
La letteratura per l’infanzia nel nostro tempo è in larga parte insignificante: pubblicizzata e descritta come oggetto di consumo, è diventata inoffensiva e scontata. Tornare a Jules Verne e al Capitano Nemo per lottare contro la disumanità del nostro tempo.