Il mondo oggi conosce i più grandi sconvolgimenti che abbia mai visto e pone cinque sfide eccezionali: il fondamentalismo, la libertà, l’ambiente, la mediazione e il dialogo. E a tutto ciò sono legate libertà religiosa e sorte dei cristiani in Oriente. A sostenerlo è il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I nel suo contributo raccolto nell’ultimo numero di Vita e Pensiero (2/2017). Di tematiche religiose parla anche Franz Magnis-Suseno, professore emerito della Driyarkara School of Philosophy di Jakarta. Secondo il gesuita l’Indonesia nel rapporto tra Islam e Cristianesimo può fungere da modello grazie al dialogo, cresciuto molto in un Paese a maggioranza musulmana. La teologa francese Anne-Marie Pelletier, invece, espone tesi forti e ardite sul maschilismo imperante nel cattolicesimo. Mentre il biblista Timothy Radcliffe rivendica un ruolo maggiore dei laici nel processo decisionale della Chiesa cattolica. Questioni di carattere politico-economico sono analizzate da Damiano Palano, Michele Marchi, Marco Lossani, Aldo Travi. La filosofa Ágnes Heller si sofferma sullo stato di salute delle università, puntando il dito contro l’eccessiva burocratizzazione. Enzo Bianchi, Francesco Antonioli, Giovanni Lindo Ferretti cercano di comprendere le ragioni profonde del fenomeno de nuovi eremiti. Una rivoluzione spirituale o solo una moda? Infine, uno sguardo alla poesia. Patrizia Valduga va alla riscoperta della grandezza dei versi di Clemente Rebora, spesso misconosciuta dalla critica lungo tutto il Novecento.
Una rilettura originale della vicenda del priore di Barbiana: il primato della Parola e dei poveri e il radicalismo evangelico, ma anche la curiosa assenza della donna e della Chiesa come comunione. Un pioniere senza il Concilio.
Il mondo oggi conosce i più grandi sconvolgimenti che abbia mai visto e pone sfide eccezionali: il fondamentalismo, la libertà, l’ambiente, la mediazione e il dialogo. E a tutto ciò sono legate la libertà religiosa e la sorte dei cristiani in Oriente.
In un Paese a maggioranza musulmana, nonostante alcune tensioni con gli estremisti il dialogo e la conoscenza reciproca sono cresciuti moltissimo negli ultimi decenni. Come intendere in maniera nuova il concetto di missione e di conversione.
Cent’anni fa il presidente Usa Wilson delineò un ordine internazionale capace di rendere il mondo «un posto sicuro per la democrazia». Iniziava allora un lungo “secolo democratico” che giunge sino a noi. Ma che potrebbe essere vicino alla sua conclusione.
Tra i Paesi più colpiti nell’ultimo periodo da eventi terroristici, la Francia si trova in una situazione di impasse le cui radici vanno indagate sul fronte economico e politico. Dal voto potrà uscire rafforzata dopo il fallimento di Sarkozy e Hollande?
Nel 1963 papa Giovanni invitava a considerare l’accesso delle donne alla vita pubblica come un segno dei tempi. Dopo più di 50 anni, s’impone la domanda: la Chiesa, da allora, ha effettivamente onorato quel segno, in parole e azioni?
La fede del popolo di Dio e l’autorità dei battezzati possono assumere un ruolo più importante nel processo decisionale della Chiesa cattolica? Tra opinione e sensus fidei, un processo che implica un ascolto profondo e intelligente.
Il tema del riconoscimento sviluppato dal pensatore francese è citato nella Laudato si’. E molti sono i riferimenti all’opera del filosofo che fanno da sfondo all’Amoris laetitia, dall’esigenza del perdono all’idea di morale come libertà e alla riscoperta delle virtù.
Sono molti, soprattutto esponenti politici, a criticare un processo ritenuto responsabile dei mali che affliggono le economie avanzate, invocando un ritorno alla sovranità nazionale. Ma senza managed trade si aprono scenari ben peggiori del protezionismo.
Nel nostro Paese operano senza essere condizionate dal potere politico, rappresentando una barriera efficace rispetto a prevaricazioni economiche che colpirebbero pesantemente i cittadini. Resta però aperto il dibattito sul deficit di democrazia delle Authority.
Vivono in baracche, grotte, casupole, in luoghi poco accessibili all’uomo comune. Sono i nuovi eremiti. Una rivoluzione spirituale e un ritorno al Vangelo? Una risposta autentica nell’epoca di social, fake e post-verità? O solo una moda?
Sono sempre più diffusi nelle nostre case gli animali da compagnia, occasione di un legame affettivo con “i nostri fratelli minori”. Alcune riflessioni per mettere a fuoco un rapporto che può essere positivo se non comporta una disattenzione agli altri esseri umani.
Sono tre le tendenze caratteristiche dell’istruzione moderna, soprattutto a livello universitario, a partire dal Sessantotto: la perdita dell’autorità accademica, lo studio in funzione esclusiva dell’impiego e la burocratizzazione. A scapito della ricerca.
Finita l’epoca dei “grandi racconti”, molti denunciano come oggi le religioni abbiano preso il posto della politica. Ma se la Chiesa di Bergoglio svolge un ruolo vitale in ambito pubblico, è anche perché il disincanto ha prodotto l’impotenza del relativismo.
La tecnica è ormai entrata con decisione nel “sancta sanctorum” della vita: questione estremamente grave su cui devono interrogarsi non solo scienziati, filosofi ed esperti di etica. Ciascuno di noi deve ritenersi interpellato quando si tocca il Dna.
Bisogna strappare le cose all’ovvio e provare meraviglia, evitando di ridurle a merci ma senza arenarsi in discorsi solo moralistici sul consumismo. L’atteggiamento di rivolgersi alle cose contiene anche un messaggio etico: l’invito ad aver cura del mondo.
Oggi si tratta di mettere a punto modelli di pensiero in grado di fare i conti con la sfera terrestre nella sua globalità, mettendo da parte la mediazione cartografica e tutto ciò che essa ha rappresentato. È a tale impresa che è chiamata la geografia.
A partire dall’Ulisse di Dante, il primo vero scopritore dell’America, fino a Soyinka e all’11 settembre, un itinerario che guarda alla bellezza dei classici e dei moderni con la categoria dello stupore. Il caso di Sarmiento de Gamboa.
La grandezza dei suoi versi è stata spesso misconosciuta dalla critica lungo tutto il Novecento. Alcuni hanno voluto ridurre la sua diversità a malattia, a “mania dell’eterno”. Ma l’eterno è sempre stato il suo orizzonte, con una lingua colta e popolare insieme.
Le politiche del neoliberismo hanno fallito, aggravando le disuguaglianze senza far crescere il benessere. Partivano da un falso concetto di libertà rinnegando i valori dell’Illuminismo. L’alternativa del “capitalismo progressivo” fra Stato, mercato e società civile.
Il dibattito promosso dalla rivista sulla cultura nel nostro Paese si conclude con alcune voci del mondo cattolico. In una fase di crisi evidente, esplosa durante la pandemia, come la Chiesa può continuare a parlare al Paese? E attraverso quale cultura?
La letteratura per l’infanzia nel nostro tempo è in larga parte insignificante: pubblicizzata e descritta come oggetto di consumo, è diventata inoffensiva e scontata. Tornare a Jules Verne e al Capitano Nemo per lottare contro la disumanità del nostro tempo.