“Leonardo e la sua teologia. Un’ipotesi di lavoro” è il titolo dell’editoriale del nuovo numero della rivista “Vita e Pensiero”, scritto dal cardinal Gianfranco Ravasi a 500 anni dalla morte del grande scienziato umanista. Una riflessione sui generis che affronta il tema quasi inesplorato del rapporto che il genio rinascimentale aveva con la religione. Fra gli altri articoli l’intervento del magistrato francese Antoine Garapon sul tema “La democrazia si fa estrema: ritrovare l’energia civile”: si spazia dalla corruzione della politica al populismo alle nuove vie della rigenerazione democratica. A cent’anni dalla nascita del Partito Popolare e dall’appello di Caltagirone, la rivista ospita poi un dibattito sui cattolici in politica, con le riflessioni di Francesco Bonini, Salvatore Martinez e Lorenzo Ornaghi. In vista del prossimo Sinodo sull’Amazzonia, il teologo Maurizio Gronchi ne spiega il significato e le sfide che esso rappresenta per la Chiesa a livello mondiale. Fra le “polemiche culturali” un contributo di Gabriele Romagnoli sul giornalismo ai tempi di Internet, mentre il neuroscienziato Alberto Oliverio firma l’articolo Deficit d’attenzione: allarme a scuola e all’università, raccontando di numerosi studi che attestano la crescente difficoltà di concentrazione in bambini, adolescenti e giovani, dovuta all’uso continuo di pc, tablet e smartphone. Nella rubrica “L’intruso” lo scrittore Andrea Vitali descrive il suo profondo rapporto con il lago.
A 500 anni dalla morte del grande scienziato umanista, una riflessione sul suo rapporto con la religione. Questione “scomoda” e “spinosa”. La sua visione era di stampo panteistico naturalistico, con una pratica religiosa tradizionale e comune.
Oggi assistiamo a una nuova forma molto contemporanea di corruzione della politica, che minaccia la democrazia senza aggredirne i principi, anzi persino invocandoli. Una situazione che ci ingiunge di reinventare le vie della rigenerazione democratica.
Il 10 dicembre del 1948 fu approvata dall’Onu la Dichiarazione: l’elenco dei diritti non si può considerare chiuso, ma rappresenta l’inizio di un lungo percorso. Un compito che ci riguarda tutti: nessuno è spettatore, ognuno è coinvolto.
La fine della Guerra Fredda e la cultura dell’incontro caratteristica di questo pontificato hanno reso possibile quanto già Giovanni Paolo II e Benedetto XVI avevano fortemente voluto. Ecco i possibili sviluppi dell’Accordo sottoscritto nel settembre scorso.
Il rinascente mito di Stalin fa parte di una crescente dimenticanza degli orrori del comunismo e della lotta dei dissidenti. Ma senza memoria non c’è riconciliazione, come ha denunciato l’associazione Memorial e come ha ribadito di recente la vedova di Solzenicyn.
Il processo di pace che si è avviato fra Etiopia ed Eritrea fa ben sperare per il futuro di due Paesi fra i più poveri del pianeta. Tutto è dovuto al nuovo premier etiope, che ha aperto anche spiragli di democrazia, al contrario della nazione vicina.
L’origine stessa della parola, oikonomia, rimanda al governo della casa, che è ormai quasi vuota per la disintegrazione verticale della famiglia, in competizione col mercato. Un’analisi che va dai Nobel Becker, Hart e Williamson all’economista ceco Mlčoch.
A cent’anni dalla nascita del Partito Popolare e dall’appello di Caltagirone, un esame di coscienza sull’impasse che vive l’impegno politico dei cattolici italiani. Tre interventi per imparare dalla lezione del passato e immaginare un nuovo futuro.
Furono circa 25mila, fra seminaristi, preti e religiosi, gli arruolati nell’esercito italiano. Da don Minzoni a padre Semeria e don Mazzolari, ecco come vissero la tragedia, dalla condivisione della sofferenza dei soldati alla crisi di coscienza davanti all’orrore.
La notte dei cristalli in Germania e le leggi razziali in Italia: varie voci si opposero con i mezzi della linguistica. Fra queste l’autore dello Hobbit, che polemizzò col regime hitleriano, e il filologo, che condannò l’uso fascista della parola “razza”.
Francesco lo chiama spesso «il grande Paolo VI», a rimarcare che è il papa cui si sente più legato. Un rapporto che parte da lontano. La Evangelii nuntiandi rappresenta un manifesto per la Chiesa, oltre le teologie politiche progressiste o reazionarie.
Un luogo «in cui nessuno è straniero» e «un santuario della cultura cattolica»: così Montini nel 1956 definì la Biblioteca, ribadendone l’identità universale. Storia del rapporto fra il cardinale e l’Ambrosiana, con tante curiosità e aspetti inediti.
Nell’atmosfera surriscaldata della rivoluzione sessuale del ’68 le affermazioni dell’enciclica suonarono antiquate e provocatorie. Ma rileggendole oggi, nell’era dell’utero in affitto e dello sfruttamento del corpo femminile, hanno tutt’altro significato.
Si terrà nel mese di ottobre del 2019 e riguarderà un territorio che va dal Brasile alla Guyana, con una popolazione di 34 milioni di abitanti di cui oltre 3 indigeni. Un nuovo patto fra cattolicesimo e cultura india e per la difesa del polmone della Terra.
Sul web quel che viene recepito viene rilanciato nudo e crudo. Si guadagna in efficacia, ma si perde in credibilità. Il problema non è la forma del giornalismo, ma il suo contenuto. Si tratta di raccontare il mondo come lo si è visto, senza lenti correttive.
Numerosi studi attestano ormai che la crescente difficoltà di concentrazione in bambini, adolescenti e giovani è dovuta all’uso continuo di computer, tablet e smartphone. Alcune proposte concrete per ovviare al problema, promuovendo la riflessione.
Le scienze naturali sono altra cosa da quelle teologiche, con la convalida sperimentale come spartiacque tra le due. Tuttavia, tra verità naturale e rivelata non c’è contraddizione. Alcune tesi per ricondurre la complessità a unità.
Si tratta di un obiettivo importante ma non strettamente cogente, a differenza di altri, quali lo sviluppo scientifico-culturale e la trasmissione/condivisione dei saperi. E sempre più difficile stante il cambiamento progressivo del modello professionale.
Secondo i dati disponibili più recenti, fra il 2004 e il 2015 c’è stato un calo nel numero dei bambini adottati da 45.000 a 12.000. Un vero e proprio crollo, dovuto alle accuse di neocolonialismo e alla concorrenza della procreazione assistita.
Erede di una grande tradizione, in Italia continua a vivere una notevole stagione creativa. Con la crisi delle edicole, ora si assiste al fenomeno della librarizzazione. Fino ad arrivare al premio Strega. Col pericolo della normalizzazione.
Dalla semplicità e dalla bellezza che gli fece intuire la madre a quelle sensazioni che gli fecero toccare da vicino l’anima del luogo. Lo scrittore descrive il suo amore per il lago, che cela il suo vero cuore negli anfratti più profondi.
Le politiche del neoliberismo hanno fallito, aggravando le disuguaglianze senza far crescere il benessere. Partivano da un falso concetto di libertà rinnegando i valori dell’Illuminismo. L’alternativa del “capitalismo progressivo” fra Stato, mercato e società civile.
Il dibattito promosso dalla rivista sulla cultura nel nostro Paese si conclude con alcune voci del mondo cattolico. In una fase di crisi evidente, esplosa durante la pandemia, come la Chiesa può continuare a parlare al Paese? E attraverso quale cultura?
La letteratura per l’infanzia nel nostro tempo è in larga parte insignificante: pubblicizzata e descritta come oggetto di consumo, è diventata inoffensiva e scontata. Tornare a Jules Verne e al Capitano Nemo per lottare contro la disumanità del nostro tempo.