News scritte da Giuseppe Lupo
Giuseppe Lupo
Giuseppe Lupo, scrittore e saggista è docente di Letteratura italiana contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e di Brescia. È autore di romanzi e saggi, con cui ha vinto numerosi premi letterari, fra cui il premio Viareggio-Repaci e il premio Selezione Campiello, collabora alle pagine culturali di «Avvenire» e del «Sole 24 Ore». Tra i suoi ultimi libri ricordiamo: "Atlante immaginario" (2014), "L’albero di stanze" (2015), "La letteratura al tempo di Adriano Olivetti" (2016), "Gli anni del nostro incanto" (2017) e "Breve storia del mio silenzio" (2019).
“Cent’anni fa, nel 1922, moriva Giovanni Verga e nascevano Pier Paolo Pasolini e Luciano Bianciardi”: tre scrittori accomunati da un netto sentimento anti-moderno. Siamo ancora pronti a vagheggiare “l’età dell’oro”?
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Il difficile equilibrio tra oblio e memoria è il compito della letteratura. Che oggi non può più sfuggire alla rimozione del tempo e della storia in favore di derive edonistiche. Forse i tempi sono maturi per riprendere in mano l’epica.
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La fase iniziale della pandemia ha segnato una fuga dalle grandi città verso i borghi delle aree interne, specie del sud. Ma è solo una scelta retorica, che non vuole affrontare, tanto meno risolvere, il problema della subalternità meridionale.
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Se vogliamo immaginare chi meriterebbe di vincere il Nobel per la letteratura, dobbiamo cercare un autore che abbia il coraggio di andare oltre il già raggiunto e detto, che ci permetta di capire noi e il mondo in cui viviamo.
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Giuseppe Lupo reagisce alla provocazione di Tom Gatti ricordando che per Vittorini uno scrittore doveva esercitare anche un altro mestiere. E forse fare altro evita il rischio di chiudersi in se stessi.
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Nell’eterno dibattito sulla loro funzione, non c’è solo il rischio che tradiscano, ma che spariscano, per mancanza di credibilità. L’incrocio tra etica, cultura e politica – vero nodo da affrontare – resta un interrogativo insoluto. Il modello? Simone Weil.
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