Fu definita la “Magna Charta cattolica dei diritti e dei doveri” e, cinquant’anni dopo, mantiene tutta la sua attualità. Un anelito di libertà emerso nelle rivoluzioni di vent’anni fa nei Paesi comunisti, ma anche oggi nella Primavera araba.
Le mille pagine che Benedetto XVI ha dedicato a Gesù di Nazaret,
in un’opera in 3 volumi conclusasi con quello sull’infanzia, offrono
una documentata e personale riflessione che tiene unite
le due prospettive e non ignora i più moderni studi esegetici.
Da anni ormai si è creata una frattura nella secolare cultura
negoziale dei popoli di quest’area del Mediterraneo. Con anche
ripercussioni notevoli sulle trattative fra Israele e Palestina. La
primavera araba cambierà gli scenari?
Dalle spartizioni del 1918 fino alle due guerre del Golfo e alle
rivolte più recenti, il popolo curdo ha attraversato le vicende
storiche dell’area mediorientale. Oggi diviso fra Turchia, Siria,
Iraq e Iran, tenta la via di difficili compromessi geopolitici.
Culture familiari differenti da quella d’Occidente vivono in modo
peculiare questioni come il matrimonio, il rapporto con il partner
e la sessualità. È condiviso, invece, il valore cruciale dei figli.
Un’indagine su coppie provenienti da Pakistan, Marocco e Filippine.
Il nostro Paese è in stallo da 20 anni e la crisi peggiora la situazione. Governo e sindacati mirano a legare parte del salario alla performance aziendale, ma servirebbero anche incentivazioni per l’innovazione e la partecipazione dei lavoratori.
È il servizio di ascolto più importante in Italia. Negli ultimi
anni registra i drammi di padri che, perso il lavoro, lo nascondono
ai familiari, o di anziani non più autosufficienti. Difficile
prevedere quanto si potrà resistere in queste condizioni.
Il lavoro continua a essere importante, ma non va separato
dai problemi posti dalle donne, dalle esigenze ambientali, da
immigrazione ed economia. Solo così il sindacato può essere
un soggetto determinante nelle trasformazioni sociali in corso.
Oggi si tende a ridurre l’ambito delle certezze razionali a quello
delle conquiste scientifiche e tecnologiche, ma la stessa ragione
dell’uomo porta insita in sé l’esigenza di ciò che vale e permane
sempre: la verità. Fede e scienza, due vie convergenti.
Da oltre 2500 anni riecheggia la domanda su che cosa sia la
bellezza. Senza svilirne il mistero, le nuove tecnologie consentono
inedite indagini quantitative di “neurobiologia estetica”, alla
ricerca di schemi ricorrenti o ancestrali basi genetiche. A cura di Carlo Dignola
La conoscenza del mondo secondo Newton o Galileo evolve nei sistemi
caotici studiati da Poincaré e Lorenz nel Novecento. Causalità
e casualità si intrecciano nei comportamenti planetari, nei movimenti
dei mercati finanziari... e nel ciclo delle lavastoviglie.
Contenuti formativi e comunicazione si devono intrecciare, altrimenti
si assiste a una degenerazione di cui siamo spesso testimoni
ai nostri giorni: alla bulimia delle tecniche “informatiche”
corrisponde un’anoressia del messaggio. Il ruolo della Chiesa.
Dal cliché dello scetticismo del Medioevo cristiano a Buster
Keaton e Charlie Chaplin, fino ai comici contemporanei che si
esibiscono in tv, ecco un’analisi su teorie e protagonisti. Passando
attraverso Freud, Nietzsche, Baudelaire e Umberto Eco.
Una pratica che si manifesta in geografie e culture distanti fra
loro, ma con elementi in comune: il fatto che possa costituire
un’azione efficace e che abbia una dimensione collettiva. Un
approccio inconsueto che si ispira alle teorie di Marcel Mauss.
Dopo il 1930, per circa cinquant’anni, i narratori europei e americani
hanno preso strade che il modernismo di inizio Novecento
non prevedeva o condannava. È più facile trovare continuità fra
Cervantes e Dostoevskij che non fra Proust e Borges.
La disciplina in Italia nasce con pochi pionieri ai primi del
Novecento, ma oggi si laureano oltre 5000 studenti all’anno.
Una tale crescita sollecita nuovi interventi di governance a livello
accademico, professionale, sociale e culturale.
Il “mercato del lavoro” dei pittori attivi nella Roma barocca era
concorrenziale? Uno studio analizza dati storici relativi a opere,
committenti, destinazioni e artisti. E scopre come quel settore
fosse decisamente competitivo.
Una toccante testimonianza di fiducia nei giovani e nella capacità
di scrivere vite e raccontare storie nuove. Un “cinico ottimista”
che sprona ad affrontare l’oscurità, senza paura di sbagliare:
l’errore indica che c’è ancora qualcosa di meglio da fare.
Il nome del presidente dell’Eni è tornato alla ribalta come uno degli artefici del boom italiano. Ma per capire la sua figura occorre una prospettiva più ampia, ideata e condivisa da intellettuali cattolici. La partecipazione alla esistenza contro il nazifascismo.