L’energia è una risorsa scarsa: ma una concorrenza maggiore e una politica energetica condivisa a livello europeo potrebbero consentire di guardare al futuro con meno preoccupazione. Il ruolo delle fonti rinnovabili e la questione del nucleare.
Il capitalismo ha cambiato faccia e ha finito per influire pesantemente
anche sulla vita privata. In un mondo connettivo, la
vita è concepita come una successione di progetti, tanto più
validi quanto più eterogenei. L’imporsi della biopolitica.
Oltre che dalla crisi economica, i problemi dell’Ue sono oggi causati
dalle difficoltà di ridefinire il suo ruolo internazionale. L’ideale
dell’Europa come spazio di pace è stato riproposto per giustificare
l’ingresso dei Paesi dell’Est, ma non ha scaldato i cuori.
Il conflitto fra ebrei e palestinesi schiaccia gli abitanti
d’Israele in una tragedia psicologica che rischia di annientarli.
Il destino d’Israele è il suicidio dovuto all’imbarbarimento
delle violenze? Alcuni segni di speranza in vista della pace.
Un tema forte per tempi difficili, quello del prossimo Convegno
ecclesiale. Con alcuni esempi illuminanti: Annalena Tonelli, Carlo
Urbani, Rosario Livatino, don Luigi Di Liegro e don Andrea
Santoro. Capaci di esprimere la fede con convinzione e mitezza.
La legislatura appena terminata ha visto l’approvazione di provvedimenti
significativi per il mondo nonprofit: dalle novità in
campo fiscale alla legge sull’impresa sociale. Iniziative che
accentuano però l’esigenza di una riforma complessiva.
Il sostegno alle aziende che investono in ricerca è un elemento
cruciale delle politiche industriali. Ma occorre riuscire a indirizzare
i capitali verso progetti realmente innovativi, creando strumenti
finanziari adeguati alle esigenze delle piccole e medie imprese.
Divertissement e spiritualità: sono alcuni caratteri indelebili della parola letteraria secondo uno dei più grandi italianisti. Più la si interroga e più diventa profonda, perché i grandi testi crescono mentre noi cresciamo.
Il rischio della gerontocrazia, evocato da Nando Pagnoncelli sullo
scorso numero di «Vita e Pensiero», torna nelle riflessioni di tre
intellettuali. Una nuova convergenza tra padri e figli è possibile,
ma occorre valorizzare il merito e non le appartenenze.
Il noto scrittore autore di Montalbano e il sacerdote da sempre in prima linea contro la criminalità si confrontano sulle sfide ancora aperte nel Sud e non solo. Il mutamento di Cosa Nostra, le ambiguità e le collusioni, il ruolo della Chiesa.
Il positivismo e poi il marxismo hanno cercato di sostituire il
termine cristiano di carità con quello umanistico di solidarietà:
ecco perché – come ci insegna il Papa nella sua prima enciclica –
il cristiano dev’essere avveduto sul senso delle due parole.
A centocinquant’anni dalla nascita del fondatore della psicoanalisi,
un bilancio della sua teoria. Gli va riconosciuto un contributo
essenziale all’esplorazione della parte oscura dell’uomo,
ma lo scienziato viennese volle fare dei suoi studi una religione.
Lavoro sommerso, maleducazione, evasione fiscale… perfino
lo sport è corrotto: cosa succede nel Belpaese? Dov’è finita la
“cura” delle regole civiche? Un’analisi impietosa della mancanza
dell’esercizio delle virtù. E le colpe della tv.
La narrativa italiana ormai fa discutere solo perché un tal romanzo viene definito di destra o di sinistra, oppure perché gli scrittori più acclamati se la prendono, come al solito, con i critici. Dal caso Piperno ai più recenti riguardanti Raboni e Baricco.
Ogni impero si è costituito intorno ad alcuni capisaldi, tra cui
la lingua. Oggi esiste il cosiddetto “inglese degli aeroporti”,
ma già sulla Via della seta si erano inventati il “farsi”. In teoria,
per l’Europa ci sarebbe il latino...
Un uso non strumentale del principio di precauzione può favorire
lo sviluppo della ricerca e garantire la sicurezza delle
future generazioni. Anche la comunicazione deve garantire ai
cittadini la possibilità di esprimersi su basi razionali.
La diplomazia della pace può passare anche attraverso il cibo,
che è il più grande linguaggio universale. Malgrado i peccati
originali della gastronomia edonista o elitaria, si intensifica quel
dialogo sempre più necessario fra scienza e cultura materiale.
Le politiche del neoliberismo hanno fallito, aggravando le disuguaglianze senza far crescere il benessere. Partivano da un falso concetto di libertà rinnegando i valori dell’Illuminismo. L’alternativa del “capitalismo progressivo” fra Stato, mercato e società civile.
Il dibattito promosso dalla rivista sulla cultura nel nostro Paese si conclude con alcune voci del mondo cattolico. In una fase di crisi evidente, esplosa durante la pandemia, come la Chiesa può continuare a parlare al Paese? E attraverso quale cultura?
La letteratura per l’infanzia nel nostro tempo è in larga parte insignificante: pubblicizzata e descritta come oggetto di consumo, è diventata inoffensiva e scontata. Tornare a Jules Verne e al Capitano Nemo per lottare contro la disumanità del nostro tempo.