Dal caso “Charlie Hebdo” al lessico popolare di papa Francesco, dalla leggerezza delle canzoni pop. Sono solo alcuni degli argomenti trattati nel nuovo numero di “Vita e Pensiero”. Tra le riflessioni da segnalare quella dell’intellettuale francese Régis Debray, che suggerisce una pedagogia dell’umorismo come condizione basilare per la sopravvivenza di una laicità intelligente. Da parte loro, Brian Pierce e Timothy Radcliffe offrono una drammatica testimonianza della visita fra le comunità di Baghdad e di Erbil. La direttrice dello Scalabrini Migration Center di ManilaMaruja M.B. Asis, invece, racconta le trasformazioni della chiesa nelle Filippine. Lo storico Franco Cardini fa vedere come la costruzione di mura e fortificazioni sono una costante della storia umana.
Particolarmente curiosi, i contributi di Franco La Cecla che attraverso il concetto di “gentrification” spiega come stanno cambiando le città. Giovanni Gobber analizza lo stile linguistico del Pontefice e la sua capacità di combinare parole in modo originale. Gianni Sibilla prende in esame le canzoni che, al di là dell’essere solo “canzonette”, sono in realtà sono oggetti complessi che fanno parte delle nostre vite.
E per gli appassionati di cinema l’attore milanese Diego Abatantuono, attraverso un excursus dei film cult che l’hanno portato al successo, parla delle difficoltà e delle gioie di un mestiere negli anni profondamente trasformato dalle richieste del mercato cinematografico.
Alla vigilia del Giubileo indetto da papa Francesco, l’invito alla conversione del cuore che deve raggiungere tutti, anche chi è coinvolto in azioni di violenza e rapina. E che tocca la comunità cristiana. Il dovere di solidarietà verso i rifugiati.
Quale lezione trarre dalla commozione nazionale dopo la strage di «Charlie Hebdo»? Che in un mondo dove tutto si sa, si ascolta, si vede e s’interpreta di sbieco, la condizione per la sopravvivenza di una laicità intelligente si chiama cortesia.
Il racconto drammatico della visita fra le comunità di Baghdad e di Erbil. La testimonianza della violenza dell’Isis, i tradimenti degli ex amici e vicini, la voglia di emigrare e una richiesta: dire la verità di ciò che sta accadendo.
L’inaspettata protesta scoppiata nella capitale del Libano dopo la chiusura di una discarica ha messo in luce tutto il malessere collettivo nei confronti di un sistema politico clientelare e corrotto. Un primo, graduale passo oltre il confessionalismo.
Dopo l’arresto di Lula e il crollo di Dilma, per il Paese della samba sembra finita l’era delle grandi speranze. La crescita economica, così come il suo ruolo nei Brics, è ormai dimenticata. Ma per tutto il Sudamerica non è certo l’ora della rinascita.
In Asia si distinguono per essere un Paese permeato dal cattolicesimo. Gli stessi migranti filippini stanno contribuendo a rivitalizzare la pratica religiosa negli Stati di destinazione. Una fede che i grandi cambiamenti globali rischiano però di scalfire.
A venticinque anni dal crollo dell’Urss, Lituania, Lettonia ed Estonia restano sospese tra un passato, talvolta mitizzato, e nuove ideologie. Uno stato di incertezza paradossalmente dovuto alle pressioni di Putin e accentuato dall’europeizzazione.
Pur essendo molto diffusa, la nozione di agire sociale va rivista per mettere in luce il riferimento a una comunità di cui si è parte ed entro cui le relazioni si storicizzano. Come l’ancoraggio al principio di giustizia, tra i suoi principali criteri orientativi.
Da almeno quindici anni la pressione fiscale è al centro dell’agenda economica dei governi che si sono succeduti nel tempo. Abolire le imposte immobiliari serve a poco, se non a guadagnare consensi. C’è bisogno di riequilibrare l’intero sistema.
Cent’anni fa moriva il medico che ha dato il nome a una delle malattie più drammatiche del nuovo millennio. Un problema che riguarda famiglie, studiosi e responsabili di politiche sociali. Una storia lunga, segnata da oblio e riscoperte (talvolta strumentali).
La serie tv fonda il suo successo sulla nostalgia dell’America degli anni Sessanta, quella di un Paese sicuro della propria prosperità futura. I segreti di una messa in scena del mondo della pubblicità i cui protagonisti sono però lontani dalla modernità.
Dall’antichità al Medioevo fino ai giorni nostri: le cinte murarie e le linee di fortificazione sono una realtà che esclude l’altro. Fatte per dividere, per separare gli uni dagli altri, per proteggere i migliori e i paurosi di contaminazione.
Da Parigi a Los Angeles, da Istanbul a Milano alcuni quartieri diventano chic e alla moda mentre prima erano degradati. Ecco come avvengono questi processi di “miglioramento” che rendono la zona più appetibile ma con nuovi problemi.
La ricerca storica ha fatto emergere casi di cittadini non coinvolti volontariamente nello sterminio, ma pronti a trarne profitto. E una serie recente di libri e film ha messo in luce un’immagine degli ebrei meno perfettamente aderente al ruolo di vittima.
La nuova legge 125/2014 rappresenta un utile strumento per consentire all’Italia di allinearsi con altri Paesi europei e migliorare l’efficacia dei suoi progetti internazionali. Essenziale, però, sarà la condotta dei soggetti coinvolti e la volontà politica.
Un sistema educativo che ha cominciato prima di quello statale un processo di valutazione interna su offerta formativa e didattica. Il quadro emerso indica strutture di buon livello sul fronte dell’insegnamento e dei risultati scolastici.
Fino a poco tempo fa la gestione dei rapporti fra discipline scientifiche si prospettava come un tema di pertinenza degli “addetti ai lavori”. Ma negli ultimi anni la complessità dei fenomeni richiede un’interazione serrata con saperi extra-scientifici.
A caratterizzare lo stile del Pontefice è la capacità di combinare parole in modo originale, costruendo espressioni che lasciano il segno. Con l’effetto di attirare l’attenzione e infondere nel destinatario il coraggio di lasciarsi coinvolgere nel dialogo.
Un blog americano ha passato al vaglio le maggiori hit degli ultimi dieci anni e sostiene che hanno testi da terza elementare. Per qualcuno sono ancora e sempre “canzonette”, ma in realtà sono oggetti complessi e fanno parte delle nostre vite.
Dai film cult che l’hanno reso famoso alle più recenti esperienze televisive. L’attore milanese racconta le difficoltà e le gioie di un mestiere negli anni profondamente trasformato dalle richieste del mercato cinematografico.
Le politiche del neoliberismo hanno fallito, aggravando le disuguaglianze senza far crescere il benessere. Partivano da un falso concetto di libertà rinnegando i valori dell’Illuminismo. L’alternativa del “capitalismo progressivo” fra Stato, mercato e società civile.
Il dibattito promosso dalla rivista sulla cultura nel nostro Paese si conclude con alcune voci del mondo cattolico. In una fase di crisi evidente, esplosa durante la pandemia, come la Chiesa può continuare a parlare al Paese? E attraverso quale cultura?
La letteratura per l’infanzia nel nostro tempo è in larga parte insignificante: pubblicizzata e descritta come oggetto di consumo, è diventata inoffensiva e scontata. Tornare a Jules Verne e al Capitano Nemo per lottare contro la disumanità del nostro tempo.