L'attuale dibattito sui vaccini e sul green pass ci ha fatto ancora una volta capire come la pandemia sia una cartina di tornasole della fiducia nella scienza. Ora si tratta di porre le basi per una rinnovata forma di dialogo tra scienziati e cittadini. Ne discutono nel nuovo numero di Vita e Pensiero i docenti dell’Università Cattolica Guendalina Graffigna, Paolo Gomarasca, Mariarosaria Savarese, Simone Tosoni.
Fra gli altri articoli segnaliamo l'editoriale del presidente della Cei cardinale Gualtiero Bassetti dal titolo "Ma la nostra non è una Chiesa di carta" e tre riflessioni di Sergio Givone, Gianfranco Ravasi e Adriano Dell'Asta sull'attualità di Dostoevskij a 200 anni dalla nascita. Nella sezione "Frontiere" lo storico inglese Timothy Garton Ash immagina un nuovo liberalismo più attento alla giustizia mentre il filosofo Rémi Brague analizza il rapporto fra Islam e politica. La rivista ospita poi un inedito di Paul Ricoeur sul concetto di tolleranza, un intervento di Gian Maria Vian sull'odio dei classici che investe le università americane e uno di Paolo Malaguti sulla campagna di Russia.
Ispirandosi alla lezione di don Primo Mazzolari e al film di Ermanno Olmi, il presidente della CEI suggerisce le modalità di una svolta missionaria per la Chiesa italiana. Senza navigatori solitari, ma assumendo il rischio della fraternità e della carità.
Il modello nato in età moderna per porre fine alle guerre di religione si dimostra oggi usurato. Di fronte al vuoto della democrazia contemporanea occorre, come dicono Habermas e Rawls, riformulare il concetto. Ma nessuna tolleranza con gli intolleranti.
L’ascesa dell’autoritarismo impone di inventare un nuovo liberalismo, che difenda la libertà e la solidarietà e sostenga la lotta contro le disuguaglianze e le concentrazioni di potere. Senza cancellare il sentimento di appartenenza e il rispetto tra i popoli.
Il grande problema della politica, nel corso della storia delle regioni islamizzate, è stato ed è quello di articolare il potere dell’uomo, in particolare dei leader, e il potere divino. Nel Profeta coincidevano. Ma come fare, una volta morto lui? È la domanda centrale posta dal potere nell’islam.
Nonostante l’attenzione si sia concentrata sullo scontro tra Hamas e Israele, la recente escalation di violenza ha presentato elementi diversi rispetto al passato. Il cessate il fuoco non garantisce che questa fase conflittuale sia davvero conclusa.
Il cancellierato più lungo ha superato varie crisi, da quella finanziaria del 2008 alla questione dei migranti del 2015 fino a quella pandemica. Ora c’è uno stato di grande incertezza, rappresentato dalla crisi forse irreversibile dei grandi partiti.
Prima la proposta Biden-Yellen, poi quella della Commissione europea, dopo l’accordo al G7 finanziario e al G20: la strada ormai è aperta per un’aliquota globale minima per le multinazionali. Un sovvertimento di quasi un secolo di consuetudini fiscali.
Nella comunità cristiana come anche nella società civile, la teologia è praticamente senza peso. Come la Chiesa, essa è chiamata a uscire dall’autoreferenzialità. Il mutamento dell’immagine del divino e il recupero della dimensione estetico-affettiva.
La pandemia è stata una cartina di tornasole della fiducia nella scienza: mai come in questo periodo essa ha giocato un ruolo rilevante nella nostra vita quotidiana. Ora si tratta di porre le basi per una rinnovata forma di dialogo tra scienziati e cittadini.
A 200 anni dalla nascita, tre riflessioni sull’influenza del grande scrittore russo sulla letteratura mondiale, ma anche sulla filosofia, sulla teologia e sugli aspetti nichilistici della nostra cultura. Nonché sul suo rapporto con Cristo, non riducibile a una morale.
Il processo alle discipline umanistiche in voga in Occidente, soprattutto negli Usa, riapre la riflessione sulla storia del classicismo come modello culturale. Un’eredità da salvaguardare, che ha visto intrecciarsi positivamente culture e religioni differenti.
La narrativa della ritirata dell’Armir rappresentò in qualche modo l’ultima grande epopea militare pienamente e trasversalmente “italiana”. Ed è giunta sino a noi celebrata quasi come la Resistenza e più della Grande guerra. Una vicenda storica da riesaminare.
Le Twin towers incarnavano il messaggio univoco, chiaro e limpido di un’America dominante, vincente e granitica, ma proprio quel riecheggiare continuo della superiorità statunitense ha attirato lo sguardo di sfida dei nemici. Una rievocazione a vent’anni di distanza.
Il lavoro nomade è una nuova modalità che enfatizza la mobilità dei lavoratori e piattaforme tecnologiche che fondano il lavoro sulla conoscenza e sull’organizzazione flessibile. Progetti distanti e spesso ignoti, con importanti effetti di alienazione.
Sono sette in Italia i principali broadcaster, cui si aggiungono le piattaforme a pagamento. Ma si affermano nuove strategie di distribuzione. Una logica puramente educativa si mescola a una orientata prevalentemente al divertimento e all’intrattenimento.
Dopo i grandi cambiamenti di inizio secolo, con la crisi della carta stampata e l’avvento del digitale, il mestiere del fotoreporter è mutato, però riveste un ruolo essenziale nel documentare i grandi e piccoli eventi mondiali. Occorre sempre più professionalità.
Le politiche del neoliberismo hanno fallito, aggravando le disuguaglianze senza far crescere il benessere. Partivano da un falso concetto di libertà rinnegando i valori dell’Illuminismo. L’alternativa del “capitalismo progressivo” fra Stato, mercato e società civile.
Il dibattito promosso dalla rivista sulla cultura nel nostro Paese si conclude con alcune voci del mondo cattolico. In una fase di crisi evidente, esplosa durante la pandemia, come la Chiesa può continuare a parlare al Paese? E attraverso quale cultura?
La letteratura per l’infanzia nel nostro tempo è in larga parte insignificante: pubblicizzata e descritta come oggetto di consumo, è diventata inoffensiva e scontata. Tornare a Jules Verne e al Capitano Nemo per lottare contro la disumanità del nostro tempo.