"Vita e Pensiero" celebra quest’anno il centenario dalla nascita. La storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, che apparve per la prima volta il 1° dicembre 1914, fu creata da Agostino Gemelli con l’intento di essere un luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Così scriveva padre Gemelli nel notissimo articolo Medioevalismo, in cui esprimeva le linee del suo programma: "Diffondere una cultura capace di permettere alla personalità umana di svolgersi, creando il pensiero (…). Una cultura che risponda alle aspirazioni più profonde ed inestinguibili dello spirito umano, col riconoscere i valori supremi della nostra vita". "Vita e Pensiero" da questo primo fascicolo dell'annata 2014, e per i cinque successivi, ripubblicherà due articoli apparsi, l’uno, nei primi cinquant’anni e, l’altro, nella seconda parte del suo secolo di esistenza. Nei reprint di questo primo numero: un articolo di padre Gemelli sulla cibernetica e un intervento di Norberto Bobbio sull’etica del dialogo.
Originariamente comparso su «Vita e Pensiero» 10/1954, riproponiamo qui ampi stralci di un testo scritto da padre Agostino Gemelli, fondatore e primo rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Originariamente comparso su «Vita e Pensiero» 3/1983, proponiamo qui un testo del professor Norberto Bobbio, basato sull’intervento da lui pronunciato a Milano il 31 dicembre 1982, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, nel corso di una manifestazione per la pace promossa dal movimento cattolico internazionale Pax Christi e dalla Commissione «Justitia et Pax» della Conferenza episcopale italiana.
Il racconto dell’Esodo ha ispirato i movimenti di riforma o liberazione. Ma molti attori di questi movimenti pretendono di rigettare ogni dimensione teologica. Alcune linee per una “storia sacra” della Rivoluzione francese, criticata da Furet e Chaunu.
L’elezione a sindaco di New York di Bill De Blasio consente di ritornare su temi importanti nella recente storia degli Stati Uniti: il radicalismo politico e l’ingiustizia economica. La critica all’individualismo egoista, il ritorno al solidarismo sociale.
Negli ultimi anni il Continente nero ha registrato tassi di crescita positivi. Rispetto a economie già sature ha, di suo, più potenziale. Ma contano gli investimenti in capitale umano, la cooperazione e le riforme attuate. Nel futuro? C’è l’agroecologia.
Oggi sono in gioco risorse più limitate, nuove tecniche, una popolazione mondiale assai cresciuta in pochi decenni, squilibri ambientali e conflitti geo-politici ed economici. Al centro resta l’esigenza di nutrirsi, legata all’evoluzione stessa dell’umanità.
Ormai lontana Bretton Woods, vien meno l’egemonia della valuta americana. Mentre l’euro continua ad arrancare, siamo forse alla vigilia di un’ennesima, indecifrabile “rivoluzione monetaria”, segnata dal ruolo da protagonisti che giocheranno yuan e rublo.
Che cos’è il credit crunch, ma soprattutto come può esser superato? Serve un recupero di fiducia nel “sistema Paese”: se le banche migliorano la raccolta di fondi sui mercati domestici ed esteri, devono anche “restituire” liquidità a imprese e famiglie.
Ernst Nolte considerava le due guerre mondiali del Novecento come un unico conflitto lungo trent’anni: in realtà sembra esser durato addirittura fino a oggi, e diffuso in ogni angolo del pianeta. Con l’Europa e l’Occidente che giungono al loro tramonto.
In tutte le democrazie mature i partiti politici sembrano afflitti da una pessima reputazione. Quali sono le radici di questa disaffezione e quali i rischi che essa comporta? Si tratta di una tendenza che può essere invertita? L’opinione di due studiosi.
La tecnologia web è uno dei modi con cui l’uomo può esprimere la propria spiritualità. Il “nativo digitale spirituale” è una sorta di hacker che nell’interiorità rompe le visioni abituali e automatiche, ponendo domande di senso e aprendo alla trascendenza.
Le nuove tecnologie creano una nuova cittadinanza digitale, che a sua volta richiede una specifica educazione. I media mobili e diffusi vanno usati con competenza, oltre che con destrezza. E genitori e insegnanti devono “dare l’esempio” ai più giovani.
È un tema ricorrente e affascinante: Cristo impone di tacere ai propri seguaci che ne han colto la natura divina, tace per indignazione e, nella passione, per dignità, fino a incontrare il misterioso silenzio di Dio Padre. Che parlerà solo nella risurrezione.
Pubblichiamo l’ultima lezione del poeta irlandese premio Nobel, tenuta al Trinity College di Dublino il 10 luglio 2013, poco prima della sua scomparsa a fine agosto: è un omaggio sui generis all’autore dei Cantos e ai suoi rapporti con Eliot, Joyce, Yeats.
Dagli anni Cinquanta fino a questi ultimi decenni si è trascurata la lezione di Elio Vittorini, che chiedeva di registrare l’evoluzione di mentalità, stili di vita, lavoro. E si è ignorata la ricerca dell’utopia, pur declinata in chiave cristiana da Ignazio Silone.
Lo scrittore contemporaneo, immerso in società prive di identità sociale, pare ammucchiare storie per tutti e per nessuno. E, se non reagisce, assisteremo a un generale “ritrarsi della parola”: mera didascalia dell’immagine, come preannuncia Steiner.
Abele offre un sacrificio gradito a Dio perché, come dice la Lettera agli Ebrei, lo fa con fede. E il fratello, che non trova alcuna logica umana in quella preferenza, elimina con l’assassinio lo scandalo stesso del confronto. È il dramma dell’esistenza.
Una cappella costruita da Le Corbusier e un monastero ideato da Renzo Piano. Come si relazionano il senso e il contesto di opere che implicano la dimensione intima della preghiera e quella del visitatore in contemplazione dell’arte? Intellettuali contrapposti.
È difficile fare film nel Belpaese, dove solo certe commedie riescono a registrare incassi da capogiro (e, va detto, risollevano i bilanci di un cinema sempre più in rosso). Ma la scarsità di finanziamenti non deve minare la voglia di inseguire la qualità.
Il nome del presidente dell’Eni è tornato alla ribalta come uno degli artefici del boom italiano. Ma per capire la sua figura occorre una prospettiva più ampia, ideata e condivisa da intellettuali cattolici. La partecipazione alla esistenza contro il nazifascismo.