Prosegue il dibattito su crescita e decrescita sul primo numero del 2017 di “Vita e Pensiero”. Dopo le riflessioni del filosofo francese Fabrice Hadjadj, dell’economista Mauro Gallegati e del teologo Gael Giraud, tre studiosi si interrogano sul modello di sviluppo possibile dopo lo scoppio della crisi economica in Occidente. Per Domenico Delli Gatti, ordinario di Economia politica all’Università Cattolica, la prospettiva dell’acrescita presenta limiti indiscutibili: se è indispensabile porre limiti alla qualità dello sviluppo, non è auspicabile porre limiti quantitativi alla crescita economica. Per lo storico dell’economia Luigino Bruni i dogmi che hanno dominato l’ortodossia economica capitalistica vanno radicalmente messi in discussione ponendo felicità e sobrietà alle basi della convivenza civile. Il filosofo Salvatore Natoli da parte sua critica la società dei consumi e il modello di sviluppo oggi prevalente che ha creato ricchezza solo in una parte del globo e non ha certo eliminato la povertà. Nella sezione “Frontiere” della rivista Massimo Cacciari affronta il tema del destino dell’Europa alla luce dell’opera di Voegelin, mentre Lorenzo Ornaghi si chiede se torna di moda la realpolitik. Nelle “Polemiche culturali” lo scienziato Guido Tonelli difende la cultura classica e umanistica, che può dare un’anima alla stessa attività scientifica e tecnologica, mentre il comico Giacomo Poretti rievoca la figura di Totò a 50 anni dalla morte. Tre articoli di Rémi Brague, Manlio Simonetti e Leonardo Lugaresi mettono poi a confronto la crisi epocale dell’impero romano con la crisi del mondo occidentale odierno, mentre nella sezione “Spiritualità” Antonella Lumini rilancia la questione degli eremiti oggi.
L’università, sostiene Franco Anelli, Rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, non è solo una categoria fondamentale per comprendere l’identità europea, ma si conferma strumento per elaborare quella visione geopolitica unitaria di cui tuttora si avverte la mancanza. Il ruolo degli atenei cattolici per la formazione dei giovani.
Il mondo globale, secondo quanto indicato da José Casanova, non ha portato a una secolarizzazione omogenea, come avevano predetto le teorie sociologiche europee, ma piuttosto a dinamiche diverse di revival religioso e di crescente pluralizzazione religiosa nel mondo. Le differenze fra Europa e America.
Una riflessione sul pensatore tedesco sempre più inattuale e perciò attualissimo. La storia delle civiltà secondo epoche assiali e la ricerca dei simboli che le sostengono. Fino alla prefigurazione di una nuova epoca per la Cristianità, ma senza Europa.
La Realpolitik sembra oggi emergere come un bisogno, più sentito dal popolo che dalle élite. E se ha spesso concentrato in sé gli ingredienti meno gradevoli della politica, e a torto la si considera indipendente dalla morale, può essere utile contro le derive autoritarie. In questo articolo il punto di vista di Lorenzo Ornaghi.
A cent’anni dalle apparizioni di Fatima, emerge la portata storica e mondiale del messaggio mariano. Dalle due guerre mondiali, “prisma del male” del secolo, al totalitarismo comunista e nazista fino alla “guerra totale”. Il senso religioso della Storia.
Dopo anni di crescita costante che in molti Paesi ha superato il 10% del Pil, il 2016 ha visto un’impasse. E il continente nero è tornato a essere vulnerabile, anche per il peso del suo debito e le condizioni capestro imposte dalla finanza mondiale.
Prosegue il dibattito fra vari studiosi, in questo caso Domenico Delli Gatti, Luigino Bruni e Salvatore Natoli, sul modello di sviluppo cui riferirsi dopo lo scoppio della crisi economica in Occidente. È possibile per i Paesi ricchi autolimitarsi a favore di quelli più poveri? O è una scelta utopistica che produce nuove povertà?
Come sottolinea in questo articolo Rémi Brague, il rapporto fra poesia e politica, ma anche fra politica e religione, ha investito profondamente il mondo letterario greco e romano. Da Omero e Orazio si arriva fino all’epoca moderna, a Shakespeare, Goethe e Puškin. I Lumi e l’impronta cristiana.
Può servire oggi rileggere la Città di Dio di Agostino per comprendere meglio la crisi del nostro mondo, così come il santo di Ippona interpretò la fine dell’impero romano. Arrivando fino a Ratzinger e al discorso di Ratisbona. Un elogio della pesantezza.
Rileggere gli avvenimenti accaduti fra IV e V secolo può essere utile per comprendere le differenze tra i due fenomeni di migrazioni che vengono accostati. La violenza delle incursioni, il crollo dell’impero romano, la fusione fra diverse civiltà.
Il punto centrale della chiamata alla solitudine non riguarda il distacco dalle cose del mondo, la vera vertigine del solitario è data soprattutto dal distacco dalla voce dell’ego collettivo che si fa sentire ovunque, anche nel luogo più remoto.
Contro il dilagare del narcisismo e della solitudine la vita comunitaria è, secondo il sociologo Giancarlo Rovati e l'economistaGuido Merzoni, un’occasione per sperimentare relazioni umane e per dare vitalità all’istituzione accademica. La rilevanza del dialogo tra i saperi, perché nel confronto è più facile indagare sulla verità.
Sono vent’anni che in Italia si discute di una legge sul libro che aiuti e sostenga la sua diffusione. Ma non si è arrivati ancora a una sua approvazione. E mentre pullulano le iniziative non si placa la polemica sul Salone che si è sdoppiato fra Milano e Torino.
Non è solo questione di addestrare la mente dei giovani alla logica grazie alle traduzioni dal greco e dal latino: una vera formazione umanistica è indispensabile in una società come la nostra plasmata dal sapere scientifico e tecnologico.
È la scienza che desacralizza il mondo o il mondo, per poter essere investigato scientificamente, deve essere già desacralizzato? Il complesso rapporto tra fede e scienza oggi partendo dalle riflessioni di Weber e Scheler. La deriva dello scientismo.
Dai classici Verne e Bradbury alle nuove serie tv come Black Mirror: così scrittori e registi hanno profetizzato un futuro oggi reale. Un mondo permeato di scienza che pochi conoscono e controllano, ma molti adorano in maniera acritica
Dalle prime sepolture alle raffigurazioni nelle grotte: ecco come nei leoni di Chauvet, nei bisonti di Altamira, nei cavalli di Lascaux è possibile rintracciare il senso del soprannaturale. Uno sguardo artistico ma anche antropologico.
Un ritratto affettuoso del grande attore a 50 anni dalla morte. Una comicità in grado di frantumare le regole e disarticolare la grammatica. Il Principe però non era solo capace di far ridere, ma anche di commuovere. Come nel film Totò e Carolina.
Immaginare – immaginare pienamente e impegnandosi nel rapporto con gli altri (sia esseri umani sia animali) – può trasformare radicalmente la nostra vita. La scrittura in versi nasce dal desiderio di praticare consapevolezza ed empatia.
Molti fattori portano al successo o al fallimento dei movimenti religiosi, dalla demografia al clima, ma la storia religiosa del mondo può essere compresa poco senza riferirsi alle realtà imperiali. Un’eredità che riguarda cristianesimo, islam, buddhismo e induismo.