In un’epoca poco disposta ad ammettere che i tempi del sapere e dell’educazione sono diversi da quelli della produzione, il nostro Ateneo è chiamato a elaborare un approccio scientifico autonomo rispetto al paradigma tecnocratico dominante.
Storicamente l’antisionismo si è manifestato all’interno dello stesso ebraismo, con le sue numerose varianti. Da tempo però coinvolge il mondo della sinistra, in Europa e negli Stati Uniti. Un antisionismo pericoloso come quello di destra.
Dalla Russia alla Turchia sino a tutto il Medio Oriente, una map-pa del lascito di culture e popoli attraverso i secoli, ove le differenze culturali sono intessute da lingue diverse. Ecco come molte comunità hanno resistito alle varie forme di pulizia etnica.
Sia nel Primo sia nel Terzo Mondo si moltiplicano le iniziative urbanistiche e sociali per rivitalizzare le metropoli e rendere più vivibili i quartieri. Dalla High Line di New York alle piazze che si allagano di Rotterdam, alle periferie di Bogotá.
In un continente dove le disuguaglianze (anche digitali) hanno proporzioni enormi, la rete vive un boom straordinario. Gli utenti sono passati da 4,5 milioni nel 2010 a 523 milioni nel 2019. Le potenzialità di crescita in un mercato sempre più condizionato dalla Cina.
Nel febbraio 2019 cattolici e musulmani hanno sottoscritto un Documento storico. Quali sono state le risonanze in ambito musulmano? Tra i frutti una casa interreligiosa che accoglierà una moschea, una sinagoga e una chiesa dedicata a san Francesco.
Si parla sempre delle moschee, ma per una vera integrazione esiste anche una questione teologica. Il modello di riferimento può essere quello tedesco, dove sono stati creati veri e propri centri di studi islamici all’interno delle Facoltà di teologia cristiane.
L’Italia si scopre multireligiosa, ma le modalità di incontro e confronto con fedi diverse dal cattolicesimo sono ancora da costruire. Al primo posto i cristiani (soprattutto ortodossi), poi i musulmani. Essenziale l’esperienza delle seconde generazioni.
La crisi del 2009 ha portato alla luce un nucleo “malato” dell’economia globale, che crea nuove disuguaglianze. Occorre pensare a uno sviluppo integrale che non escluda nessuno. Perché la Chiesa raccoglie soldi e li investe? Per sostenere l’annuncio e la carità.
La città oggi è il centro della vita per milioni di persone, eppure molti si allontanano dal suo ritmo concitato per coltivare interiorità e silenzio. Ma cosa vuol dire ritirarsi dal mondo? Non certo disinteressarsene, ma custodirne le gemme più piccole, per farle fiorire.
Non creò una vera e propria scuola, ma durante gli anni del suo insegnamento ha lasciato tracce profonde in tanti interlocutori, collaboratori o studenti. Uno dei tre “bontadiniani”, assieme a Emanuele Severino e Italo Mancini, ricorda la sua eredità.
Oggi si constata la permanenza vitale del religioso come fondamentale chiave interpretativa dell’esperienza antropologica. E la teologia è riconosciuta come un testimone imprescindibile nella ricostruzione della verità del fatto religioso.
È un’esperienza comune, che va distinta dalla fragilità e dalla precarietà: dipende dalla nostra condizione carnale. Il politico non può non tenerne conto. Spesso è fonte di creatività, come nelle arti. Ma comporta dei rischi: autocommiserazione e dolorismo.
Viene invocata come un alleggerimento della trasgressione, ma quella che ci serve è un’ironia elegante ed efficace sulle nostre potenze e sulle loro proiezioni. È il lato privilegiato dell’ironia di Gesù: dura e tenera, fantasiosa e brillante, diritta al bersaglio.
L’alleanza biblica consiste nel fatto che Dio parla all’uomo e l’uomo parla a Dio. Non è solo la trasmissione di comandi ed enunciati, ma la richiesta di una relazione. Con l’aiuto di Blanchot, Lévinas e Beauchamp, un’analisi del significato della parola divina.
Come si declinano giustizia e misericordia nell’Antico Testamento? E che rapporto c’è fra giustizia divina e giustizia umana? Un itinerario attraverso le parole della Torah ci porta a capire come alla base c’è il comandamento dell’amore per il prossimo.
È ritenuta la traduzione più importante dell’antichità, vale a dire le Scritture ebraiche tradotte in greco. Senza quell’evento, la Bibbia non avrebbe ovviamente potuto farsi conoscere e assumere l’enorme importanza religiosa e culturale avuta in quasi due millenni.
Il sapere tecnologico ha bisogno del pensiero lungo del linguaggio umanistico. A fronte delle tre parole d’ordine decretate per rilanciare la scuola (inglese, industria, informatica) vanno riscoperte altre tre “i”: intelligere, interrogare, invenire.
La rivoluzione digitale ha complicato il compito dell’educatore, ma forse si tratta di una falsa impressione. Di fronte al mare informatico della rete, occorre trovare bussole efficienti, capaci di orientarci nella selva dove tutto sembra uguale.
Tra fronti di guerra e periferie del sacro, il racconto di una testimone che va alla ricerca delle crepe nella teoria dello scontro di civiltà. Evitando la fotogenicità della morte e la pornografia del male. E cercando il bello anche nei luoghi più tremendi.
Le politiche del neoliberismo hanno fallito, aggravando le disuguaglianze senza far crescere il benessere. Partivano da un falso concetto di libertà rinnegando i valori dell’Illuminismo. L’alternativa del “capitalismo progressivo” fra Stato, mercato e società civile.
Il dibattito promosso dalla rivista sulla cultura nel nostro Paese si conclude con alcune voci del mondo cattolico. In una fase di crisi evidente, esplosa durante la pandemia, come la Chiesa può continuare a parlare al Paese? E attraverso quale cultura?
La letteratura per l’infanzia nel nostro tempo è in larga parte insignificante: pubblicizzata e descritta come oggetto di consumo, è diventata inoffensiva e scontata. Tornare a Jules Verne e al Capitano Nemo per lottare contro la disumanità del nostro tempo.